Autore : lele - dom 20 marzo 2005 - Argomento : Generale
Un po? di storia, alcune considerazioni e pochi co
Questo vuol essere un breve riassunto, non esaustivo, di quanto è stato fatto a Vezzano per l?Ambiente dal 1990 a oggi. Riprenderò alcuni argomenti già trattati in questo blog, assieme ad altri inediti, con la speranza di dare un contributo alla discussione sulla SS63. Soprattutto per quanto riguarda il metodo con cui, a mio parere, vanno affrontati i problemi, se si vuole dare loro una risposta politica, cioè cercare una soluzione pratica.
Questo perché mi dispiacerebbe che la discussione rimanesse un puro esercizio intellettuale senza alcuna possibilità di incidere sulla realtà.


Ho sostenuto una tesi: i politici non vengono selezionati secondo le loro capacità e la loro intelligenza. Questa non voleva essere, come qualcuno ha insinuato, una disquisizione da bar, o una offesa personale ma poneva un problema di fondo in riferimento alla reale possibilità che i progetti pensati possano essere realizzati.
Ritornerò nello specifico su questo tema perché ritengo sia alla base della possibilità di praticare con ?cognizione? la democrazia.
Diceva Bruno Munari:? Ognuno vede ciò che sa?.
Attorno al 1997, 1998, se ricordate c?era il problema di dove far passare la variante Reggio-Vezzano, visto che i Comitati sorti ad Albinea e Quattro Castella e le Amministrazioni Comunali non trovavano una soluzione concordata con la Provincia, chiedemmo, visto che c?erano i finanziamenti, di anticipare la realizzazione della variante di Vezzano. Il Sindaco ebbe qualche incontro in Provincia e si fece fare un progetto di massima per le due ipotesi che avevamo pensato: versante destro del Crostolo e sotto il Monte del Gesso. Quando arrivò il progetto decidemmo per la seconda ipotesi invitando la Provincia a procedere per il progetto esecutivo.
Da allora non se ne sa più niente, io ho invitato più volte Pagnozzi a interessarsi ma ?non ha la bacchetta magica?.
Visto che il problema ci interessava, già gli anni precedenti avevamo organizzato incontri e una mostra fotografica contro la proposta di tracciato dell?ANAS che passava nell?alveo del fiume.
Del problema ci eravamo anche interessati come Associazioni Ambientaliste tanto che più di una volta abbiamo distribuito volantini sui problemi dell?inquinamento da traffico, agli automobilisti fermi al semaforo di Puianello.
In questi volantini altre a informare sui danni alla salute (già allora l?OMS aveva i dati sui PM 10), invitavamo i cittadini a fare pressione sui politici, in particolare presso il Sindaco di Reggio da cui e verso cui va la maggior parte del traffico.
Nel 1998, mi pare, il WWF regionale aveva organizzato una conferenza sulla mobilità sostenibile portando esempi di città che gia avevano realizzato progetti, in particolare Graz, in Austria, e in Italia Tortona, dove sono andato per parlare con il responsabile. Si cominciava a parlare di dossi rallentatori, di chicane ecc., comunque basta farsi dare gli atti del convegno. Avevamo pensato di fare qualche esperimento e già era stata progettata una Chicane in via Brodolini per rallentare le auto che scendono. Abbiamo messo i rallentatori in alcune vie residenziali e abbiamo potenziato la Polizia Municipale acquistando le attrezzature per il controllo della velocità, con una polemica dell?opposizione che ci accusava di quadrare il bilancio con le multe!
Già nel 1992, il forum mondiale sull?Ambiente di Rio, propone agli Stati di formare a livello locale delle consulte formate da Amministrazione, Associazioni, Organizzazioni ecc. per discutere dei problemi ambientali. (Agenda 21). A Vezzano vengono effettuate 2 esperienze: la progettazione del Parco Pineta e la Consulta per la gestione dell?area dei mufloni. Entrambe sono state abbandonate. Il Comune di Reggio, assieme alla Provincia ha promosso nel 2000, un processo di Agenda 21 a cui hanno partecipato numerose Associazioni e Comuni; del Comune di Vezzano neanche l?ombra come ho potuto verificare facendomi dare l?elenco dei partecipanti a tutte le riunioni che sono durate più di un anno. Se andate a leggere il programma elettorale di Pagnozzi 1999, troverete:? costante contatto con le Associazioni locali?. E nel 2004 sono state scritte le stesse parole, parole, parole.
Il processo di controllo del traffico deve far parte di un progetto più ampio di gestione sostenibile del territorio e per questo vi rimando ai miei articoli del 10/05/04 (Parco Pineta), del 12/05/04 (Resoconto Pagnozzi) e del 18/05/04 (Progetti ambientali . . ).
Penso che ci siano poche speranze di riprendere questa strada, tuttavia una condizione è assolutamente necessaria (non sufficiente): ricreare il processo di Agenda 21 a Vezzano, cioè formare gruppi di lavoro con consiglieri comunali e non, che possano dare indicazioni su cosa vuole la gente e abbiano un reale potere di indirizzare le scelte delle Giunta.
Questa è la vera rivoluzione culturale che un consigliere comunale come Paolo Francia e, ancora di più, qualche altro neo Assessore , seriamente interessati al bene del nostro paese, possono perseguire.
Cosa non facile visto che Pagnozzi ha annullato la Consulta Ambientale (formata da Associazioni ambientaliste, venatorie e agricole), si è schierato dalla parte dei cacciatori (sai quanti voti!) e si è beccato una diffida da tutte le associazioni ambientaliste eccetto una.
Questa Consulta, assieme ad un gruppo di esperti doveva seguire anche la realizzazione del Parco Pineta.
Visto che siamo in fase di stesura preliminare del Piano Regolatore, ora potrebbe partecipare alle riunioni politiche di indirizzo, come prevede la legge ( NB: facoltativo!).
Ultima chicca: molti degli esperti ambientali incaricati dal Comune per fare il lavoro di indagine preliminare, provengono da quella stessa associazione, Pro Natura che, unica, non diffidò il Sindaco. Sarà un caso?
Tutto questo con l?intento di dare qualche strumento in più per comprendere la realtà.
Emanuele