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E' morto Ernesto "Baiet" Spaggiari, aveva 92 anni e per il piccolo mondo vezzanese è la perdita di una di quelle figure storiche della comunità del secondo novecento. Se dovessi associare un oggetto ad Ernesto direi la bilancia, o meglio la stadera. Quelle bilance vecchie con il piatto grande e il braccio lungo, che usava sul camioncino con cui portava in giro la frutta e la verdura, per dare misura al costo della vita. La scomparsa di Ernesto "Baiet" Spaggiari ci parla di un piccolo mondo ormai antico, che si allontana all'orizzonte. Ci parla di un luogo e di un tempo dove i soprannomi avevano più importanza dell'ufficio anagrafe, generandosi per caso in un baleno e resistendo poi al trascorrere delle generazioni e del destino. Un luogo e un tempo che avevano la dimensione di un piccolo paese, di una comunità inserita nel tumulto d'energie, di conflitti e di speranze del secondo novecento. Non semplice momento e documento di residenza, ma luogo di appartenenza materiale ed immateriale. Luogo di vita, di fatica, di tempo speso e di tempo libero. Tutt'assieme. Al Baiet, soprannome ereditato, come certi titoli nobiliari, ma nato per scherzo e per destino per un cavallo arrivato da chissà dove e chissà come. Quel mondo piccolo ed antico parla oggi ad un numero sempre minore di vezzanesi che non lo possono ricordare, celebrare o detestare, non solo per questione anagrafica ma anche per questione demografica. Perché se il numero di abitanti di Vezzano, al netto di qualche oscillazione percentuale, è più o meno quello lì da decenni, molto è cambiato dentro ed attorno. Molto è cambiato dentro ed attorno alla parola "comunità". E' il mondo che gira e che continuerà a girare. Non sempre in bene, non sempre in male. Come sempre è quello che decidiamo di mettere sul piatto della bilancia, sulla stadera della vita, che alla fine fa la differenza. |
A gennaio 2024 i passaggi di mezzi sulla Statale 63 a Vezzano sono stati 420.000, con 220.000 in discesa verso Reggio e 200.000 in salita verso Castelnovo ne' Monti. Sono 13.500 passaggi di mezzi a motore ogni giorno. Ma gennaio è uno dei mesi con minor traffico. Negli ultimi 12 mesi la media dei passaggi al giorno è stata di 14.500 con punte sopra i quindicimila a luglio ed ottobre, due mesi in cui il traffico medio giornaliero è stato maggiore nei giorni festivi che in quelli feriali. Non c'è infatti una differenza abissale tra giorni feriali e festivi, in media meno del 20% di differenza. In sostanza un traffico intenso e costante tutti i giorni. In gran parte si tratta di auto, ovvero il 91%. Poi circa il 6,5% di furgoni e camioncini e solo il 2,5% di mezzi pesanti. Il 78% del traffico è diurno. Quello serale notturno di ferma al 22%. Il confronto con il traffico di 10 anni fa (2013-2014) registra un aumento. In media nel 2013-2014 c'erano 12.500 passaggi al giorno rispetto agli attuali 14.500. Duemila passaggi in più al giorno (+16%) Gran parte di questo aumento è avvenuto tra il 2014 e il 2019, quando il dato è arrivato ad una medi di 14.350 passaggi giornalieri. L'aumento di traffico non ha influito sulla qualità dell'aria (come hanno mostrato i recenti dati raccolti da Arpae) molto probabilmente grazie a mezzi meno inquinanti. Non è possibile dire lo stesso per la sicurezza stradale, anche in assenza di dati statistici completi. |
Nel pomeriggio di oggi, 26 dicembre, intorno alle 16 un principio di incendio ha interessato i piani alti del caseggiato della centrale Piazza della Vittoria che ospita gli appartamenti di edilizia popolare. Sul posto sono intervenuti i mezzi dei Vigili del Fuoco, i mezzi di soccorso del 118 e i carabinieri della stazione di Vezzano. Non ci sono stati feriti. Molta paura, pochi i danni. Le cause del principio di incendio sono in corso di accertamento. |
Fabio e Valentina si sono trasferiti a Vezzano da qualche tempo e nell'ultimo sabato di settembre, in una giornata decisamente soleggiata e mite, hanno deciso di sposarsi in un luogo tradizionalmente e storicamente caro ai vezzanesi, ma anche insolito per una cerimonia di questo tipo: la vetta del Monte del Gesso. A celebrare l'unione è salito (a piedi) il sindaco di Vezzano Stefano Vescovi, in completo e fascia tricolore. Così come sono saliti a piedi tutti gli invitati, che hanno lasciato i mezzi a motore dove finisce la strada asfaltata in località Ca' Nova, un quarto d'ora di scarpinata più in basso. Agli sposi è stata risparmiata una parte della salita grazie al "suzukino" nuziale, ma non lo strappo finale: vera prova d'amore del Monte del Gesso. E' la prima volta nella storia moderna locale che qualcuno si sposa sul Monte del Gesso sotto la Madonnina. Ma probabilmente non è una prima assoluta. Il Monte del Gesso è infatti stato prima un avamposto di avvistamento per il Castello di Canossa e poi nell'età dei Comuni un piccolo castello con attorno la propria comunità (piuttosto agitata e ribelle). Il nome del resto è rimasto nella tradizione orale fino ai giorni nostri (e vag su a Càstel). E' possibile quindi che qualcuno diversi secoli fa, si sia sposato (in modi diversi dai nostri giorni) lassù. |
Si terrà questa sera a partire dalle 19.30 la commemorazione dell'eccidio della Bettola, a 79 anni dalla strage nazifascista che la notte di san Giovanni del 1944 ha portato via la vita di 32 civili, compresi donne e bambini. Il programma completo. |
Sebbene il progetto fosse noto da tempo e anche visivamente fosse stato rappresentato in molti luoghi fisici e non (giornali, siti, social, cartellonistica) il nuovo design di Piazza della Libertà visto dal vivo non può mancare di suscitare interesse, osservazioni, opinioni e discussioni. Del resto la cosiddetta "urbanistica tattica" ha sempre avuto questi effetti anche in altri contesti molto più portati al cambiamento come quelli delle grandi città. Ma cos'è l'urbanistica tattica ? E' un approccio urbanistico votato a ridisegnare gli spazi pubblici all'insegna del "più leggero, più veloce, meno costoso" che ha trovato applicazione dapprima in città internazionali e poi anche in quelle italiane. Fa molto affidamento sulla vernice usata in modo anche creativo per delimitare gli spazi senza barriere fisiche. Esistono molti approcci diversi all'urbanistica tattica e molti esempi. Un motivo ricorrente nelle piazze sono gli spazi circolari colorati come quelli che sono nel lato pedonale di Piazza della Libertà. Sempre e comunque l'urbanistica tattica cerca di stimolare un cambiamento e il cambiamento si porta dietro anche molto interesse, osservazioni, opinioni e discussioni. |
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francesca ferrari commenta: Come fare per contattare la famiglia Benassi se si desidera visitare il leggi tutto...
Maurizio commenta: Salve Abbiamo novità in merito? A sedrio la fibra è ancora per leggi tutto...
Paolo commenta: Il pd ha vinto in emilia romagna,dove vince da 70 anni. Questa volta,ha leggi tutto...
A.G. commenta: Ma possiamo sensibilizzare anche chi è propetario di cani. Ho due vicini leggi tutto...
Camorani barbara commenta: Sono contenta una dimostrazione di intelligenza leggi tutto...
silvio filiaggi commenta: Caro Mattia, avendo contribuito, credo, a "un pezzetto di questa tua leggi tutto...
Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
rardTen commenta: posso usare l'italiano or leggi tutto...