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| Vanio Petrelli, storico dipendente del Comune di Vezzano dal 1 gennaio 2016 andrà in pensione (che di questi tempi è come fare un terno al lotto). Pubblichiamo il ringraziamento del sindaco Bigi per il lavoro svolto in questi anni. Vanio Petrelli in pensione. Non lo vedremo più' sulle nostre piazze e strade con la sua tuta arancione. Al massimo in borghese. Ci mancherà'. Piove. Sabato di Pasqua. Pomeriggio. Un ristoratore mi chiama perché' la "piccola" frana che di tanto in tanto invade la strada comunale che porta anche al suo locale si è' mossa. Domani è' Pasqua e il locale è' tutto prenotato. Pure Lunedì'. I clienti telefonano, hanno letto i giornali. Lo rassicurò che faremo tutto il possibile. Chiamo Vanio... e nonostante il giorno gli chiedo se può' venire a vedere cosa fare.... Gia' andato sul posto, sta aspettando, dopo aver parlato col Responsabile Ufficio x permessi, la ruspa per pulire. Gia' d'accordo che se avesse continuato a piovere tutta la notte, anche alla mattina successiva avrebbero pulito... Ristorante aperto! Nevica. Tenere aperte le scuole? Alle 17 la Prefettura chiede cosa faremo. Chiamo Vanio. Domattina? Gia tutto pronto con spalatori che prima puliscano le strade verso la scuola. Con gli altri dipendenti per le 7 gli accessi saranno sgombri e salati, salvo che nevichi nella mattinata stessa... Scuole aperte! Grazie Vanio. A nome di tutti. |
| Riceviamo e pubblichiamo da Manuela Venturi, capogruppo in consiglio comunale della lista "Insieme per cambiare" su furti e sicurezza. Quando il problema della sicurezza si somma alla violazione dei valori fondamentali di una collettività, e' giunto il momento di dire con fermezza "basta!". Il furto ai danni del sacro, o di chi lo rappresenta, non ha altra qualificazione se non quella di sacrilegio. La profanazione della Chiesa, della canonica e della abitazione del parroco avvenuta ieri a La Vecchia e' sintomatica di una situazione di degrado morale sempre più dilagante nella società. Gli atti di criminalità predatoria sono in se' atti inqualificabili che provocano in chi li subisce, oltre al danno economico, un vero e proprio trauma psicologico che talvolta lascia segni indelebili. Quando sono commessi ai danni delle fasce sociali più deboli o dei simboli culturali o religiosi di una comunità, assumono un livello di ripugnanza e di gravità ancora maggiore proprio per le caratteristiche delle vittime e/o del contesto verso i quali si realizzano. |
 La conclusione del foglio è messianica: "Ascoltalo e ti salverà la vita". Manco i re magi. Si tratta, nella pratica, della commercializzazione porta a porta, a prezzi decisamente sostenuti, di apparecchi rivelatori di fughe di gas. La società in questione è la Divedo srl di Brescia ma commercializza i rilevatori di gas della Sipre (sempre di Brescia), una vecchia conoscenza vezzanese. Ne avevamo parlato qui nel 2010 e poi ne abbiamo riparlato anche nel 2012. Ma non c'è due, senza tre. Tocca parlarne oggi nel 2015 perchè la Sipre è una collezionista seriale di multe dell'antitrust, l'ultima in ordine di tempo nel 2014 di 35.000 euro comminata (anche questa volta) per "pratiche commerciali scorrette ed ingannevoli". Nel 2014 la Sipre si difese (inutilmente) sostenendo che la responsabilità era totalmente della Siv srl che commercializzava i suoi prodotti. L'Autorità per la Concorrenza e il Mercato non abboccò, sostenendo che non si trattava di casi isolati ma di una vera e propria "strategia commerciale" messa in atto dalla Sipre. La Siv srl ha avuto vita breve e ha cessato l'attività. Ora tocca alla neonata Divedo srl. Almeno fino alla prossima multa. Questo prevede lo "schema di gioco". Del resto un totale di 65.000 euro di multe a fronte di quasi 3 milioni di fatturato annuo (quello della Sipre) non sono un gran deterrente per smettere di giocare. |
| Con il potente anticiclone sulla testa da molti giorni, la neve è un ricordo piuttosto sbiadito. Per cercare un po' di bianco in questi giorni di feste natalizie forse bisogna accontentarsi della nebbia, magari guardandola dall'alto. E a spasso per i colli vezzanesi, tra un pranzo e l'altro, oltre a raccogliere qualche raggio di sole, si può smaltire qualche etto (chili è una misura ottimistica).          |
| Venerdì 18 dicembre alle 21.00 nella chiesa di Vezzano il circolo Mazzolari organizza il "Concerto di Natale" che vedrà protagonisti il coro Modura di Montalto e il coro polifonico di Reggio Emilia. L'entrata è a offerta libera e tutto il ricavato verrà devoluto alle scuole materne di Vezzano e La Vecchia. |
 Domenica 17 dicembre 1944. Cinque del mattino, ai piedi delle colline reggiane. Pom-Pom-Pom-Pom .. Pom Hai sentito i colpi ? Dobbiamo andare. Ho detto che dobbiamo andare, muoviti. Ma non possiamo lasciarle lì. Ci siamo quasi, porca vacca. Manca tanto così. Non possiamo. Carnera guardami. Ho detto guardami ! E' tardi. A gh’òm d'ander. Fra poco fa giorno e non possiamo fare più niente. Viaviavia, dai c'andom. Corri Carnera, corri. |
 Una assemblea fiume, verrebbe da dire, molto lunga e discussa (dalle 20.30 a mezzanotte) in cui non sono mancate le scintille dialettiche, in particolare tra il rappresentante del comitato "Acqua Pubblica" Cesare Schieppati e il sindaco Bigi. Le soluzioni in campo Da una parte la soluzione "in house" ovvero la gestione del servizio idrico integrato totalmente pubblica, sostenuta da Schieppati: i debiti iniziali della nuova società (circa 150-200 milioni di euro) sarebbero ripagati in 25 anni dalle tariffe pagate dai clienti. E' il cosiddetto piano Agenia, dal nome della società di consulenza che lo ha elaborato. Dall'altra la società mista pubblico-privata illustrata dal sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini che prevede la creazione di una società pubblica a cui viene affidato senza gara il servizio idrico. Questa società selezionerà poi un partner privato operativo (del tutto prevedibilmente Iren) a cui cederà tra il 40 e il 49% di azioni. Verrà poi creata una società ad hoc da parte di Iren che sia strutturata solo per la gestione del servizio idrico nei comuni reggiani, così da aver maggior controllo territoriale e trasparenza. Le tappe La soluzione della gestione totalmente pubblica era stata appoggiata fino a metà del 2015 anche da sindaci del centro sinistra, che sono schiacciante maggioranza in provincia di Reggio. Da quel momento erano però sorti dubbi di natura finanziaria, in particolare sollevati dal Comune di Reggio, che temeva che una interpretazione della legge finanziaria 2014 costringesse i Comuni a mettere a bilancio i debiti di centinaia di milioni che avrebbe la nuova società pubblica, di fatto impedendo di fare investimenti su tutti gli altri settori di competenza. Per il comitato per l'acqua pubblica si tratta solo di un pretesto per affossare la ripubblicizzazione, tanto che in questi mesi nessun parere interpretativo della norma sui debiti è stato chiesto ufficialmente alla Corte dei Conti. Il prossimo 17 dicembre l'assemblea dei sindaci del territorio reggiano voterà a favore della creazione della nuova società a cui affidare la gestione dell'acqua. Nei mesi successivi poi verranno decisi tutti i dettagli operativi. La scadenza del 17 dicembre è perentoria perchè a fine anno scade l'attuale concessione ad Iren (già in proroga). Da lì in poi, senza atti formali, il servizio idrico dovrebbe essere messo a gara europea: il vero spauracchio di sindaci e comitato per l'acqua. L'analisi La soluzione della società mista pubblico-privato appare come un compromesso all'interno del Partito Democratico, diviso su questo tema anche fra i sindaci del territorio. Oltre alle posizioni ideologiche (chi favorevole del pubblico, chi del mercato) pesa anche il conflitto di interessi dei comuni più grandi: è bene ricordare che le azioni Iren sono anche in mano agli stessi Comuni, che ricevono dividendi molto ben voluti in tempi di magri bilanci. Ed è anche evidente che l'imminente scadenza della concessione a Iren ha spinto a trovare una soluzione ponte e meno "drastica" (ma non ancora del tutto chiara) della gara europea che avrebbe affidato ad un privato la gestione dell'acqua a Reggio e provincia per i prossimi 25 anni. (solo la gestione, perchè le reti in tutti i casi rimangono di proprietà pubblica). |
 Il tema è entrato nell'agenda della politica provinciale più di quattro anni fa, quando nel 2011 si tennero una serie di referendum tra cui quello contro la "privatizzazione dell'acqua". Vinsero i sì anche a Vezzano con percentuali più che bulgare: 96,8% (e il 72% di affluenza). Da quel momento, in provincia di Reggio, è partito un faticoso e lento processo per trovare una risposta tecnica a questa massiccia volontà popolare. Nel 2012 i sindaci del territorio ufficializzarono nero su bianco la volontà di creare un soggetto pubblico per la gestione del servizio idrico integrato. Volontà ribadita anche lo scorso 11 dicembre con il progetto di affidare l'acqua ad una società mista a controllo pubblico (la decisione verrà ufficializzata il prossimo 17 dicembre). All'assemblea di martedì sera interverranno Cesare Schieppati del comitato "Acqua Pubblica di Reggio Emilia" e i sindaci di Vezzano e Quattro Castella. |
| Sabato 12 dicembre alle 21 il teatro Manzoni di Vezzano ospiterà lo spettacolo "Come una quercia" la storia di Rolando Rivi, seminarista martire. Lo spettacolo è fuori abbonamento con un prezzo d'ingresso di 9 euro (6 ridotto). L'opera, scritta e diretta da Davide Giandrini, è interpretata da Daniele Bentivegna. Sul palcoscenico si ripercorre la vita di Rolando Rivi, seminarista reggiano di 14 anni ucciso da alcuni partigiani nell'aprile del 1945 perchè ritenuto una spia tedesca (i responsabili furono poi condannati a 23 anni di carcere). Rivi è riconosciuto dalla Chiesa come martire e beato. |
| La Reggiana calcio si è affezionata al campo comunale di Vezzano dove ha inallelato diversi risultati positivi e dove tornerà domenica pomeriggio alle 15.00 per la partita del campionato nazionale "Under 17" contro il Carpi. Biglietto d'ingresso a 5 euro e gratuito fino a 16 anni. |
 Le piazze del centro si animeranno per tutta la giornata con il Mercatino Natalizio realizzato da associazioni, commercianti, imprenditori agricoli, hobbisti. In biblioteca si inaugurerà il presepe e poi si proseguirà con le letture animate e con il laboratorio creativo. In piazza della vittoria funzionerà un punto ristoro con polenta, gnocco, tortellini fritti, vin brulè. Nel pomeriggio l'arrivo di Santa Lucia con i doni per i più piccoli e poi l'accensione dell'albero di Natale. |
| E' stata una settimana con il "nebbione" a dominare la pianura. A Vezzano la nebbia ha giocato a fare la marea, avanzando e ritirandosi a piacimento, con le colline matildiche a far da scogli. Grigio sotto, sole sopra a regalare grandi orizzonti e colori, da Pecorile al Monte Duro, da Canossa al Cusna. Nelle foto di oggi quindi per consolarsi dalla nebbia, la nebbia.             |
 Bersaglio l'appartamento dello storico fruttivendolo vezzanese Ernesto Spaggiari, oggi 84enne. I ladri, come a Sedrio, si sono introdotti nell'edificio in pieno giorno. A scoprire la casa totalmente a soqquadro è stata la figlia Carla. Come spesso avviene in questi casi, oltre al danno economico, pesa il furto di oggettivi dal grande valore affettivo e l'invasione della propria privacy. Aggiornamento: anche un altro appartamento nella zona di Sant'Antonio è stato preso di mira dagli stessi malviventi che hanno forzato la porta d'ingresso. |
 Il prossimo 3 febbraio un pezzo di Signano torna all'asta. Torna perché c'era già stato ma nessuno l'ha comprato. Si tratta di una casa, un locale di servizio e un terreno di 3000 metri quadri di proprietà dell'Azienda Sanitaria Locale (che l'ha ricevuta come eredità nel 2012). Nel giugno 2014 la base d'asta era di 135.000 euro. Oggi invece siamo scesi a 70.000 euro. Un ribasso deciso. Ma non è l'unica proprietà in vendita nella manciata di case che formano il piccolo borgo della "periferia" vezzanese: sui siti immobiliari è in vendita anche un casale ristrutturato a 250.000 euro. In pratica con 300.000 euro si sfiora il titolo di "Conte di Signano". |
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