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In termine tecnico-burocratico si chiamano "abbruciamenti". Sono i fuochi di materiale vegetale (esclusivamente vegetale) derivati dagli sfalci e potature o altri interventi in campo agricolo. Nella nottata e prima mattinata di oggi uno di questi abbruciamenti agricoli ha creato un certo allarme lungo la parte bassa della valle del Campola fino a Puianello per la particolare intensità e per il fastidio creato dai fumi di combustione. Complice l'alta pressione i fumi sono rimasti "schiacciati" a terra e portati a valle lentamente dalla poca brezza del torrente. A Vezzano capoluogo, al di là del Monte del Gesso, non si è percepito nulla. Gli abbruciamenti sono vietati, salvo alcune deroghe, in tutte le zone di pianura dell'Emilia Romagna dal 1 ottobre al 31 marzo. Il territorio di Vezzano non ricade in queste aeree e quindi gli abbruciamenti sono consentiti con alcuni limiti di quantità (3 metri cubi di materiale per ettaro al giorno), accortezze per evitare incendi e scelte di giornate umide e senza vento. |
Partiamo dalla fine: il peggio è alle nostre spalle. La perturbazione ha esaurito sul nostro territorio la sua forza. Le precipitazioni sono cessate nella prima mattinata. Sul territorio del comune di Vezzano sono caduti tra sabato e domenica tra i 60 e 70 millimetri di pioggia. Un dato importante ma non certo record. Il Crostolo ha raggiunto il colmo di piena intorno all'1 di questa notte superando di poco la punto di rilevazione di Puianello la soglia arancione, la seconda dei livelli di allerta, per poi scendere rapidamente sotto soglia gialla all'alba. I corsi d'acqua, Crostolo e Campola, non hanno rappresentato un problema particolare. Il punto notoriamente più critico è il piccolo ponte di via Lupo all'altezza della Pinetina che era già stato chiuso ieri in via precauzionale fino a fine emergenza. Le abitazioni saranno quindi parzialmente isolate (via auto) fino al cessato allarme. Qui il Crostolo nella notte ha sormontato, come fa in queste situazioni, il ponte stesso (foto). Problemi nella notte, al culmine delle precipitazioni, per fossi e allagamenti di tratti di carreggiate stradali. Dopo Pecorile, in località Case Martini, si è riattivato l'ormai storico smottamento sulla provinciale. Più problematica la situazione del Crostolo in pianura: nella mattinata ha rotto l'argine tra Cadelbosco Sotto e Santa Vittoria. Drammatica la situazione in altre zone della regione come nel bolognese. |
Il 14 marzo del 1996 la parola femminicidio non esisteva. Entrerà nel vocabolario della lingua italiana più di un decennio dopo. Jessica il pomeriggio del 14 marzo 1996, un giovedì come un altro, tornava a casa da scuola. Frequentava il Galvani di Sant'Ilario. Studiava per diventare "Tecnico dell’Impresa Grafica". Aveva 17 anni, i capelli scuri e lo sguardo da ragazzina. A scuola passa a prenderla con l'auto un suo amico, Andrea. Di solito ci pensava Giuliana, sua mamma, ma quel giorno doveva accompagnare il fratello di Jessica a calcio. Jessica abitava a Reggio vicino al vecchio Mirabello, lo stadio dentro il cuore fisico e metafisico della città che la Reggiana aveva abbandonato al suo destino neanche un anno prima con l'ultima partita contro l'Inter, in serie A. Non tornava a casa da sola Jessica perché così erano tutti più tranquilli. Sua mamma era già andata dai carabinieri due volte e aveva ricevuto una risposta che spesso era prassi: lasci perdere, non serve, è un ragazzo giovane, così lo rovina. Lasciarono perdere. Lui invece no. Quel 14 marzo del 1996, un giovedì come un altro, approfitta della licenza da militare (l'anno di servizio di leva obbligatorio verrà abolito 10 anni dopo) e si mette in macchina ad aspettare all'uscita dalla scuola. Insegue Jessica ed Andrea per tutta la via Emilia fino a Reggio, fin quasi sotto casa, fino alla fine. All'incrocio tra via Bruno Buozzi e via Pier Giacinto Terrachini, a due passi dal cuore fisico e storico della città, per alcuni interminabili minuti l'aria si riempì di urla e dolore, come mai era successo. E l'asfalto di un mare di sangue. I giornali del giorno dopo avevano dentro quelle parole che spesso erano, e sono ancora oggi, prassi: ex fidanzato, bravo ragazzo, ancora innamorato, attimo di follia, pazzo di gelosia. Il 14 marzo del 1996, un giovedì come un altro, la parola femminicidio non esisteva. Ma Jessica era lì, con i suoi 17 anni, i capelli scuri, lo sguardo da ragazzina. Oggi al posto del sangue sull'asfalto c'è una targa: "non c'è nulla in questa morte che ricordi amore". +++rinviata la cerimonia a causa di allerta meteo ++++ Sabato 19 ottobre alle 10.30 sarà intitolato ufficialmente a Jessica Filianti uno spazio pubblico a Pecorile, paese d'origine della famiglia dal lato paterno. E' il punto finale di un percorso amministrativo iniziato a fine 2020 con l'approvazione all'unanimità da parte del consiglio comunale di una proposta del gruppo di opposizione "Vezzano di Tutti", condiviso e concretizzato dall'amministrazione del sindaco Vescovi. |
Sia il Comune di Vezzano che quello di Quattro Castella in conseguenza degli eventi atmosferici hanno emesso nei giorni scorsi delle ordinanze urgenti per vietare il transito sulla ciclopedonale lungo il Crostolo, tracciato che fa parte della più lunga Via Matildica del Volto Santo che unisce Mantova e Lucca. Le ordinanze sono ancora in vigore, ma com'è la situazione della cicolopedonale tra Puianello e Vezzano ? L'aggettivo forse più pertinente è: complessa. |
La valle del torrente Campola è tra le più colpite del territorio vezzanese dagli eventi atmosferici del 24 e 25 giugno 2024. Il particolare il nubifragio pomeridiano del 25 giugno ha causato l'esondazione del torrente in diversi punti. I danni più ingenti si sono verificati poco prima dell'abitato di Pecorile e nei pressi della chiesa dove era in preparazione la sagra estiva, comunque confermata dal 4 al 6 luglio prossimi. Persistono alcuni problemi alle forniture di acqua potabile per i danni alle tubature. Una valle ferita ma non abbattuta. Un po' di foto. |
Basta l'immagine del grafico idrometrico del Crostolo nelle ultime 24 ore per riassumere queste due giornate di maltempo in pieno giugno e le relative montagne russe. Questa mattina il peggio dell'ondata di piena e delle precipitazioni sembrava alle spalle. Nel pomeriggio invece un nubifragio molto localizzato sulla pedecollina centro-occidentale reggiana ha in pochi minuti riversato nei fossi e nei torrenti già provati, una quantità impressionante d'acqua. Crostolo e Campola hanno raggiunto picchi di piena non registrati in due decadi. Il Crostolo nel pomeriggio ha superato anche il livello record di 3,2 metri ed è arrivato alle 18 a Puianello a 3,5 metri. Colpita da vere e proprie cascate d'acqua la frazione di La Vecchia e la località confinante di La Brugna. Diversi i mezzi dei vigili del fuoco intervenuti anche dotati di gommoni. Il ponte sul Crostolo di via Lupo che aveva retto la piena della mattina è stato danneggiato pesantemente e reso inutilizzabile dalla piena del pomeriggio. Hanno retto i più ampi e nuovi ponti pedonali che rappresentano a questo punto l'unica via d'accesso alle case. Allagamenti segnalati anche in zona Sedrio e Ca de Cesari, oltre alla frane attivatesi a Pecorile nella notte. Pecorile e parte di Sedrio senza acqua per i danni causati dalla piena alle tubature. L'intervento di riparazione dovrebbe terminare nel pomeriggio di mercoledì. Sono 21 le segnalazioni di media gravità che il comune di Vezzano ha trasmesso alla prefettura. L'elenco verrà aggiornato domani, con le dita incrociate per un miglioramento del meteo e il ritorno del sole. |
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francesca ferrari commenta: Come fare per contattare la famiglia Benassi se si desidera visitare il leggi tutto...
Maurizio commenta: Salve Abbiamo novità in merito? A sedrio la fibra è ancora per leggi tutto...
Paolo commenta: Il pd ha vinto in emilia romagna,dove vince da 70 anni. Questa volta,ha leggi tutto...
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Camorani barbara commenta: Sono contenta una dimostrazione di intelligenza leggi tutto...
silvio filiaggi commenta: Caro Mattia, avendo contribuito, credo, a "un pezzetto di questa tua leggi tutto...
Franco Stazzoni commenta: Caro Mattia, quello che penso ce lo siamo detti in privato come era giusto leggi tutto...
rardTen commenta: posso usare l'italiano or leggi tutto...